La visita del ’Diablo’ Granoche, con tanto di abbracci e saluti ai colleghi attaccanti, nascondeva in fondo un po’ di scaramanzia. Sì perché, come scrive Il Resto del Carlino, ci sono giocatori dei canarini che fin qui sono mancati all’appello. A Pedro Mendes il gol manca dal 14 dicembre scorso, due mesi esatti. Certo, non fu marcatura banale. La zampata alla Reggiana è entrata nella storia e ci rimarrà probabilmente per sempre. I problemi fisici hanno condizionato un mese e mezzo di percorso (oltre ad una fetta di preparazione estiva), da settembre ad inizio novembre e questa è una buona attenuante. Spesso è difficile essere Pedro Mendes in un Modena che fatica a coinvolgere la prima punta ma, tant’è, lecito ora aspettarsi gol pesanti dopo i tre segnati fin qui. Una sola è invece la rete di Defrel, a Frosinone. Quattro sono gli assist, statistica che disegna un po’ il nuovo ruolo cucito per lui da Mandelli, ovvero supporto tecnico ai trequartisti piuttosto che punta unica e d’area di rigore. Per questo motivo il francese ha insidiato il portoghese nelle ultime settimane, per una questione puramente tecnica e legata alle rispettive caratteristiche. Hanno giocato insieme per alcuni minuti a Genova e anche quella sarebbe situazione da portare avanti per aiutare l’uno e l’altro a sbloccarsi ma vorrebbe dire rinunciare agli strappi di Caso. Scelte sempre complicate per un allenatore. Il Modena cercherà di arrivare diversamente, rispetto allo Spezia, a coinvolgere i propri attaccanti, visto che la squadra di D’Angelo genera molti cross dai lati per i suoi attaccanti. arriverà diversamente. Metterla sul lancio lungo e sulla lotta, sarebbe scelta azzardata. A loro si può chiedere tutto, ma la storia sarà sempre la stessa: sono i gol a segnare il destino di un attaccante.
