26 Febbraio 2025 - 13:28

Carrarese, la vittoria al Picco nel 2000 diventa un’opera d’arte

post
Quella vittoria corsara della Carrarese al Picco, datata 3 dicembre 2000, diventa oggi un’opera d’arte. E se vogliamo essere più precisi, come scrive Il Secolo XIX, un altorilievo d’artista in marmo bianco di Carrara. A fissare sul nobile materiale un’immagine rimasta indelebile nella memoria, soprattutto dei supporter apuani: la squadra toscana superò a sorpresa la squadra fortissima di Andrea Mandorlini, composta da tanti idoli dello stadio Picco, dal “sindaco” Chiappara a Zaniolo, da Coti a Francolino Fiori. Nella foto divenuta quest’anno scultura, il capitano degli Apuani Cristiano Masitto, tra l’altro ex Spezia e che oggi fa l’allenatore, si lascia alle spalle il capitano aquilotto Roberto Bordin. Nella sfida vinta contro ogni pronostico al Picco servirà lui entrambi gli assist a Salvi per il definitivo 3-2, davanti ad oltre settemila spettatori nel vecchio stadio di viale Fieschi.

Un ricordo indelebile per i carraresi

I toscani rimontarono due volte lo svantaggio prima di assestare la zampata vincente. Aquile avanti con Fiori al 18′, al quarto centro in stagione, poi ripresi dal primo gol di Salvi alla mezzora. Ancora vantaggio Spezia al 31′ con Chiappara al suo primo gol stagionale. Non basta: nel recupero del primo tempo Granozi si inventò una punizione a foglia morta imprendibile per Hugo Daniel Rubini, e nella ripresa gli apuani staccano il gol vittoria grazie al secondo centro di Salvi al 65′, ottimamente servito ancora una volta da Masitto. Da qui si può capire il valore delle Aquile di Mandorlini. Nei tabellini della partita del 2000 rimane indelebile la doppia traccia degli assist di Masitto, così come la scultura. L ‘opera è stata realizzata dall’artista Michele Monfroni, che da ragazzino condivise proprio con Masitto le partitelle di calcio all’oratorio Don Bosco. Masitto, che ebbe trascorsi anche nello Spezia, regalerà l’opera alla Carrarese

One thought on “Carrarese, la vittoria al Picco nel 2000 diventa un’opera d’arte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *