Chiamatelo fattore, perché di fatto questo è. O almeno, in buona parte: quando Salvatore Elia non è in campo per almeno 45′, lo Spezia fa una gran fatica a vincere. Il dato è corroborato dai numeri di questa stagione di straordinario rilancio per l’esterno aquilotto, che sta dando seguito al grandissimo rendimento della scorsa difficile stagione (peraltro giocando a sinistra) alzando ulteriormente l’asticella.
Una sola vittoria
E, in effetti, la squadra di D’Angelo ha vinto una sola gara senza il suo numero 7, quella rocambolesca con il Cesena al Picco. Era il 1 settembre, quarto turno, con l’ex Palermo fuori per un infortunio muscolare patito a Cosenza. Da allora altre quattro partite saltate ma mai più 3 punti. Elia non fu convocato per lo stesso problema anche nella trasferta di Cremona (1-1), rimase in panchina nell’infrasettimanale di Brescia (1-1) e non ha preso parte alle recenti partite con Modena (1-1) e Catanzaro (0-1) per una distorsione alla caviglia. Di fatto, tre punti in quattro partite senza il pendolino sulla destra.
Preziosissimo
Di contro, nelle partite in cui Elia è rimasto in campo almeno per 65′ lo Spezia ha perso una sola volta a Palermo. In quella gara l’ex di turno giocò tutta la gara, ma è stata probabilmente la peggiore della stagione di tutti gli interpreti. Quando ha corso tutti e 90 i minuti, invece, soltanto quattro volte è finita in pareggio, a fronte di ben cinque successi.
Arma in più
Recuperarlo a pieno regime per il rush finale di campionato sarà ora molto importante, specie se lo Spezia si giocherà i play-off. Il fatto di rivederlo in campo – seppur nel finale – a Bolzano lascia buone speranze di ritrovarlo quasi al meglio per il big match contro il Pisa, ma in generale anche per una volata finale che durerà nove gare e in cui ci sarà grande bisogno di lui. Va detto: un giocatore da solo difficilmente sposta gli equilibri a qualsiasi livello, ma la sensazione è che ad oggi lo Spezia faccia molta fatica a fare a meno del suo Elia.