12 Marzo 2025 - 15:30

Russo a SP: “Rivisto l’entusiasmo del 2006. Io talismano? Ci sono”

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Gli parli di Spezia e si illuminano gli occhi. D’altronde si torna sempre volentieri dove si è stati bene e in riva al Golfo Dei Poeti Rocco Russo ci ha vinto un campionato da direttore sportivo, quello che nel 2006 riportò le Aquile in Serie B 55 anni dopo l’ultima volta. Una cavalcata entusiasmante, che portò al sorpasso sul Genoa e poi alla conquista del torneo sulle ali dell’entusiasmo, lo stesso che si respira oggi in città. Il dirigente, dalla sua Reggio Emilia, ha fatto spesso la spola con il Picco e soprattutto si è riscoperto vero e proprio talismano: nelle tre partite contro Reggiana, Sassuolo e Pisa i bianchi hanno sempre vinto. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per un parere su questo infuocato rush finale del campionato di B.

Direttore, ha fatto tre su tre al Picco. Possiamo ufficialmente definirla talismano?

Nel calcio ci sono tante cabale, fa parte dello sport. Ringrazio la società che mi ospita, se poi c’è da fare da portafortuna ben venga! Racconto un aneddoto: nel 2006 io ho portato un completo blu con camicia sempre uguali per tutto il campionato. L’80% di chi vive nel mondo del calcio è scaramantico: se bisogna portare fortuna mi candido volentieri (ride n.d.r.). Anche D’Angelo è così: anche lui si veste sempre uguale, poi ho notato che a ogni cambio a chi entra mette una mano sul collo. C’è chi si spoglia sempre nello stesso posto, ognuno ha i suoi riti.

Ci racconta il suo Spezia-Pisa?

Ho rivisto l’ambiente di quando c’ero io: uno stadio coinvolto, tifosi fantastici, una nuova curva coperta sensazionale. Ho riassaporato l’atmosfera di quando abbiamo vinto il campionato. Questo è un punto molto forte per la società, i giocatori e tutta la piazza. Spezia è ormai una realtà in tutto il Paese per la sua tifoseria e anche contro il Pisa il sostegno non è mai mancato. A livello di partita non è stato un gran primo tempo, ma la squadra di Inzaghi è molto forte, fisica. Il gol di Esposito è da cineteca e ha cambiato la situazione mentale e nel secondo tempo lo Spezia ha dimostrato di non mollare mai. I cambi hanno fatto la differenza: quelli di D’Angelo hanno svoltato, quelli di Inzaghi no.

La domanda sorge spontanea: con questi 3 punti dal Pisa è possibile puntare al sorpasso?

Ogni squadra ha l’obiettivo di raggiungere il suo obiettivo. Ora lo Spezia ha lo scontro diretto a favore e questo conta: bisogna pensare partita dopo partita, con la consapevolezza di fare un gran campionato. I calendari sono quasi uguali, ma ci sono molte avversarie che si devono salvare e anche le gerarchie si rimettono in gioco. Penso che sia più che fattibile un sorpasso: nel 2006 eravamo secondi dietro al Genoa ma piano piano siamo riusciti a passare avanti recuperando punti. Lo Spezia deve pensare alla prossima, già molto difficile. Sono convinto che con questa mentalità si possa fare tutto: non si è secondi per caso. I conti si faranno alla fine. I play-off? Non ne voglio nemmeno parlare. Oggi l’obiettivo è un altro.

Lapadula è arrivato come grande innesto di gennaio ma ancora dobbiamo vederne la migliore versione. Che idea si è fatta?

In quanto a numeri ed esperienza non si discute, non devo dirlo io. La società ha fatto bene a inserire un elemento in quel reparto che mancava di esperienza. Lo Spezia ha aggiunto un giocatore importante: contro il Pisa ha fatto fatica sulle palle alte nel primo tempo, ma è un ottimo giocatore e nel complesso ha fatto una buona partita. Non ho alcun dubbio sull’esperienza e sulla qualità del calciatore, può dare una mano anche a tutti i compagni di reparto.

LA SECONDA PARTE DELL’INTERVISTA >>>>>> LEGGI QUI

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