Nella sua intervista con Il Secolo XIX e La Nazione (qui la prima parte), il DS aquilotto Stefano Melissano ha analizzato il finale di stagione delle Aquile. Ieri era a seguire l’Under 21, ma è decisamente concentrato sul campionato che farà la squadra di D’Angelo. “Un rush finale dove tutte le gare si azzerano, come sempre ora la B diventa da tripla e tutte le distanze si annullano. Sono d’accordo con l’allenatore: la classifica la guarderò nelle ultime 2-3 giornate, ci sono troppi incastri” spiega. Qualche analogia con la squadra che fu di Italiano ci può essere, ma le differenze non mancano anche nel modo di giocare.
Sassuolo super
La sensazione, anche del dirigente, è che il Sassuolo abbia sparigliato tutte le carte con un campionato straordinario, “ma lo Spezia ha dato segnali a tutti vincendo anche gli scontri diretti. Quanto fatto ha un peso notevole e ora con un dettaglio può cambiare tutto“. In arrivo c’è l’ostico Brescia: “Passare questo ostacolo significherebbe molto“. Il mantra è sempre quello, credere nella A: “Non molliamo mai, affrontiamo tutti avviso aperto con i nostri tifosi. Abbiamo fatto un super-campionato che può diventare storia. Ad oggi siamo ancora in corsa, ci saremo finché lo dirà la matematica. Lapadula? Onestamente non mi preoccupa che sia a secco, non ha certo disimparato e gioca come un ventenne. Basta un gol per cambiare tutta la storia“. Il “neo”, se vogliamo, è stato quello dei pochi gol segnati dall’attacco: “Il campionato non è finito, probabilmente è frutto del tanto lavoro fatto per aiutare Pio Esposito a segnare a raffica” sorride.
