Restano le ultime otto fatiche prima del verdetto finale. Lo Spezia, nella corsa a due con il Pisa, resta al momento indietro anche se D’Angelo ha ribadito a più riprese che guarderà la classifica soltanto alla fine. Effettivamente, riflette Il Secolo XIX, da qui in avanti anche una minima battuta d’arresto può scompigliare le carte e fare proiezioni o considerazioni è particolarmente difficile.
Speranze aquilotte
Le 5 gare al Picco sono un fattore, una in più dei toscani, mentre affrontare sette squadre su otto in lotta per non retrocedere non è un dato a favore. Il calendario dice Brescia, Sampdoria, Mantova, Cosenza, Frosinone, Salernitana, Reggiana e Cremonese: al netto di qualche squadra che via via potrebbe avere maggiore tranquillità non è certo in discesa. Anche perché i grigiorossi, primi inseguitori e con un Vazquez riabilitato proprio per il Picco, non hanno dati troppo distanti dai bianchi: 1,6 gol di media a partita (1,5 lo Spezia) ma 33 gol subiti contro 22.
Proiezione
Il quotidiano identifica come la giornata numero 34 quella che potrebbe davvero decidere qualcosa: lo Spezia avrà il fanalino Cosenza in casa, il Pisa la Cremonese. Se la distanza dovesse ridursi tutto potrebbe riaccendersi, anche perché i lombardi sono l’esame più duro per i nerazzurri sul percorso: Cosenza, Reggiana, Brescia, Bari, Modena, Frosinone e Südtirol sono le altre fatiche.
