Non è stata una settimana come le altre per Mattia Benvenuto, anche se la partita di Mantova è finita come è finita. I primi minuti fra i grandi non si scordano e il giovane difensore, prodotto del vivaio dello Spezia, ha parlato a La Nazione raccontando tutta l’emozione di entrare in campo in un momento delicato della partita, sostituendo Lapadula per sopperire al rosso di Bertola. “Quando D’Angelo mi ha chiamato ho provato emozione e tensione insieme, poi sono entrato e mi sono rilassato. Il mister mi ha aiutato molto, dicendomi di fare semplicemente quello su cui lavoriamo tutti i giorni” racconta. Dopo il suo ingresso, il Mantova ha premuto sull’acceleratore ma lui ha retto marcando Debenedetti: “Dovendo occuparmi di Pio Esposito tutti i giorni penso di aver retto bene anche lui” sorride.
Sogno realizzato
L’esordio con la maglia della propria città è qualcosa di difficile da raccontare: “Lo volevo fin da bambino e l’ho realizzato. Una soddisfazione enorme dopo tutta la trafila“. Ma le emozioni non sono finite lì. Dopo la partita la prima telefonata è stata quella di papà Giacomo, anche lui ex aquilotto e a cui Mattia deve tanto: “Mi ha insegnato a seguire il proprio percorso lavorando e restando umili. Mi metto alla prova ogni giorno con giocatori di grandissima qualità ed è motivo di orgoglio“. Tutto il suo quartiere a Valdellora, oltre alla famiglia e agli agenti, sono stati incollati davanti alla TV a fare il tifo, non poteva essere altrimenti. Ma, archiviata la grande emozione, ora c’è altro: “Come squadra vogliamo coronare il sogno di questa città spingendo al massimo. Io sono pronto a dare il mio contributo, spero di aumentare la mia presenza” conclude.