Bella intervista questa mattina su La Nazione a Roberto Chiappara, ex attaccante aquilotto e oggi allenatore del Cynthia in Serie D. Era presente nella vittoria (clamorosa seppur in amichevole) dello Spezia sul Milan scudettato nel 2000 sotto la guida di Mandorlini. Una gara completamente diversa da quella che attenderà i bianchi nella giornata di sabato, ma Chiappara ricorda il grande abbraccio della piazza anche in quell’occasione sugli spalti: 10.000 persone presenti sugli spalti e una festa come uno scudetto. E ora con il Milan si giocherà davvero per i tre punti, al Picco: “Grande merito a Italiano che ha dato energia, motivazione e ambizione, sovvertendo ogni pronostico. Non mi sento per questo di escludere un risultato positivo anche contro i rossoneri, perché al Picco è dura per tutti” azzarda.
Una difesa alta e una grande aggressività per gli aquilotti (e il Milan ha un dato favorevole), “il modo migliore per difendere è un gioco propositivo che dia coraggio e colmi qualche lacuna. Lo Spezia cerca sempre il pressing e di rubare il pallone in avanti. In questo modo i vantaggi sono superiori ai rischi. Però nessuno può rendere meno“. Ibrahimovic e Rebic fra gli spauracchi principali, ma Chiappara scommette su Emmanuel Gyasi: “Ha fame, corsa e intelligenza. Ma sono tante le armi dello Spezia, che può fare gol in tanti modi e porta molti giocatori nella metà campo avversaria. In questo modo credo che la salvezza sia decisamente alla portata“.
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