Questa mattina su La Nazione troviamo l’intervista ad Alessandro Andreini, ex aquilotto negli anni della C2 fra il ’97 e il ’99 e rimasto molto legato alla città. Con un presente da Team Manager alla Spal, ha raccontato le sue emozioni nel vedere lo Spezia in Serie A. Emozioni forti, nodo alla gola, ricordo degli anni splendidi in Liguria. Da parte di Andreini arrivano i complimenti al tecnico Italiano ma anche ai dirigenti e ai calciatori così come ai tifosi: un traguardo non certo semplice, specie in una stagione così difficile. “Il popolo spezzino – aggiunge – è abituato a vincere soffrendo“.
E poi, la Serie A, vissuta con la Spal: “Una categoria completamente diversa dalla B, con maggiore qualità e tanti tanti campioni“. La salvezza come luce in fondo al tunnel, ma secondo Andreini bisognerà essere tenaci e non mollare mai: “I bianchi potranno inserirsi nel gruppo delle 5-6 squadre che lotteranno per mantenere la categoria”. E poi Sala, appena arrivato in riva al Golfo: “Giocatore importante e ragazzo eccezionale, che darà un grande contributo alla causa“, ma anche Strefezza e Murgia, spesso accostati: “Hanno caratteristiche importanti per giocare in A“.
Andreini, poi, chiude con il suo futuro, magari di nuovo nel club bianco: “Spezia per me rappresenta qualcosa di importante, mai ho provato emozioni così forti pur non riuscendo a vincere il campionato. Resterò sempre legato a quei colori“.