Calori a SP: “Ecco come è nato Bastoni terzino. Pochi in Italia come lui”

Fra i calciatori che si stanno distinguendo maggiormente in questa Serie A c’è Simone Bastoni, terzino sinistro dello Spezia. Un vero e proprio uomo del momento, che ha registrato anche gli interessi di alcune big del nostro calcio sul prossimo mercato. La rete al Milan, celebrata nel dopo gara, ha contribuito a costruire una serata magica per lo spezzino, letteralmente reinventato da Italiano. Un ruolo che però Simone non ha sempre avuto cucito addosso, tutt’altro. Quando dallo Spezia passò in prestito al Trapani in Serie C, fu Alessandro Calori a trasformarlo da centrocampista a terzino, facendo iniziare quello che è lo splendido percorso attuale del calciatore. Lo abbiamo raggiunto in esclusiva per farci raccontare da dove nacque l’idea di una scelta che fu poi determinante.

Bastoni entrò da centrocampista e uscì da terzino fluidificante. Che cosa è successo a Trapani?

Lui arrivò da centrocampista-mezzala in un ruolo a tre, ma si perdeva un po’ in quella zona. Ha un ottimo piede, grande corsa e resistenza fisica, elementi che mi hanno fatto pensare di metterlo sulla fascia. Parlando con i miei collaboratori volevamo due esterni di gamba e meno difensivi: dall’altra parte avevamo Marras e decidemmo di provare anche Bastoni. Lui ci sembrava avere le caratteristiche giuste: lo abbiamo impostato e ci abbiamo lavorato perché secondo noi era il suo ruolo. Chiaramente non da subito, il ragazzo era un po’ restio e stupito a interpretare questa nuova veste, però iniziò un percorso importante che è poi proseguito anche allo Spezia. Ora con Italiano sta facendo vedere cose molto interessanti.

Quindi con il senno di poi è quello il suo ruolo, come mai nessuno se n’è accorto prima?

Ora è facile dirlo. Allo Spezia sta facendo benissimo, lui ha saputo applicarsi e trovare la fiducia giusta. Quando venne a Trapani era anche molto giovane e questo spostamento da esterno per avere ancora più propositività in avanti ha esaltato le sue caratteristiche.

Sul mercato in molti si stanno accorgendo di lui. Potrebbe già essere pronto per un grande salto?

A Spezia sta giocando anche sulle ali dell’entusiasmo e in un gruppo quasi del tutto neofita della categoria. Stanno facendo cose straordinarie e anche per lui è un passaggio importante. È anche vero che in Italia non ci sono tanti terzini con quelle caratteristiche. Se lui farà bene quest’anno potrà avere davanti a sé delle prospettive. Merito suo che ha saputo crescere e meritarsi la fiducia, non era scontato. Ma penso che sappia che deve crescere ancora continuando su questa strada.

Che consiglio si sente di dare a Simone?

Consigli è difficile darne, c’è un allenatore bravo in grado di aiutarlo al meglio. Penso che per stare a certi livelli non si debba mai accontentare: l’importante è lavorare sempre per migliorarsi e tenere alta la guardia. È sulla strada giusta per fare grandi cose ma non deve mai mollare o adagiarsi. Mi fa piacere che si stia imponendo in una categoria così importante.

Da Trapani è passato anche Italiano (subito dopo di lei). Si aspettava che potesse fare un percorso così?

Ha fatto un grande percorso: ha un’idea di gioco, ha vinto tutte le categorie e si sta confermando. Ora si vede di più, ma anche in precedenza ha sempre portato avanti un lavoro chiaro e propositivo. Se la gioca sempre con personalità e mentalità. Ciò che ha fatto è tutto di guadagnato.