Sulle pagine de La Nazione troviamo oggi un’intervista a Giulio Maggiore, centrocampista aquilotto e simbolo del club. Sono ormai lontani i giorni dell’esordio con Mimmo Di Carlo in panchina. Vicinissimo il ricordo del primo gol in A contro il Milan, che lo ha consacrato come protagonista e trascinatore della squadra. E la continuità parla di un messaggio inviato proprio dal vecchio allenatore oggi al Vicenza: “Sono orgoglioso di quello che sei diventato“. Una gratitudine eterna per la fiducia datagli anche nei momenti meno brillanti. Maggiore racconta poi le emozioni del primo gol: “Non sapevo come esultare, mi sono buttato a terra. Ho provato la stessa emozione del gol di tacco alla Juve nella semifinale del torneo di Viareggio. Ma questa volta ho sentito solo la sculacciata di Saponara invece dell’urlo della Curva” sorride. L’obiettivo salvezza va anche in questa direzione, con la speranza che finalmente anche i tifosi possano vedere dal vivo la squadra.
MAGGIORE: “MI PIACEREBBE DIVENTARE UNA BANDIERA DELLO SPEZIA”
E poi una dedica speciale per il suo primo gol: “A chi ha sempre creduto in me, alla mia fidanzata e alla mia famiglia per tutti i sacrifici fatti. Il destino può davvero cambiare il futuro: grazie a Guido Angelozzi la strategia del club fu quella di rinnovare e si trovò l’accordo. Anche il direttore è stato importante per la mia crescita“. E di sogni ce ne sono tanti, compreso quello della maglia azzurra: “Sarebbe il massimo, ma sono consapevole che sarà difficile. Ma lavoro per farmi trovare pronto“. E quel tifo per l’Inter… “In futuro sarebbe bello giocare in top club, ma ora penso allo Spezia e poi piedi ben saldi a terra. La salvezza è importante per tutti noi ma anche per la città. Abbiamo una grande responsabilità“.
Poi, ecco il futuro da scrivere: gli studi in scienze della comunicazione, i libri condivisi con Pobega e Ferrer per una carriera da futuro opinionista. E le passioni di un ragazzo come tanti: il cinema, il tennis, ma non soltanto. E un rapporto speciale con Vignali e Bastoni, ma anche con Gyasi e Terzi. Il sogno di Giulio continua.