Dici Atalanta e subito cresce il mito. Inevitabile pensare alla veloce eroina mitologica cui si ispira la società bergamasca e Il Secolo XIX oggi caldeggia uno Spezia Ippomene, nome di colui che riuscì a battere la veloce Dea lasciando delle mele d’oro nel percorso e salvando la pelle. Nessuno riusciva a battere la velocissima ragazza, che avrebbe sposato solo colui che fosse riuscito a superarla. La squadra di Gasperini è così: forte quanto o più delle altre big e in grado di esprimere un calcio fra i migliori in A. Italiano dovrà preparare la partita perfetta per contrapporre il suo Spezia alla qualità avversaria: già all’andata la partita è stata ben giocata con tanto di inaspettato 0-0. Erlic e Ismajli dovranno tenere testa a Ilicic e Muriel, sulle fasce Maehle e Gosens dovranno essere contenuti (Vignali ce la fece con il tedesco a Cesena), Freuler e soci da contenere al centro. E anche se Italiano non crede a un’Atalanta distratta dal pensiero del Real, la Champions è lì soltanto pochi giorni dopo. E il fatto di essere l’unica italiana ad avere ancora chances di quarti di finale non può che essere uno stimolo grande così.
12 Marzo 2021 - 09:54