Comincia oggi la settimana che conduce a Spezia-Cagliari, un appuntamento da non sbagliare per entrambe vista la classifica. Questa mattina, sulle colonne de Il Secolo XIX, troviamo un’intervista a Nedo Sonetti, storico allenatore che ha vissuto entrambe le piazze. Prima – da calciatore – in maglia bianca dal 1964 al 1967, poi in panchina. Dal 1976 al 1979 nel Golfo, quindi in tre diverse occasioni in Sardegna: 2001/’02, 2005/’06 e 2007. “Sarà una partita molto delicata, lo Spezia si sta comportando molto bene ma deve invertire la rotta delle ultime partite ritrovando la sua sintonia con la categoria” la sicurezza dell’esperto ex allenatore.
Anche perché sabato al Picco arriverà un Cagliari agguerrito e affamato, che dovrebbe trovarsi in una posizione diversa di classifica vista la rosa a disposizione: “Il gruppo di Semplici è forte e compatto e lo Spezia dovrà tenerlo d’occhio nel suo complesso. Ci sono Joao Pedro e Nainggolan, ma non solo, capaci di risolvere le partite con una sola giocata“. Per Sonetti restano due città indimenticabili quella sarda e quella ligure, con tante belle amicizie e un ricordo indelebile di Lerici. infine, dall’alto della sua esperienza, un consiglio alle Aquile: “Per salvarsi serve una buona squadra ma anche altre componenti. Lo Spezia ha a disposizione una fantastica opportunità e spero che i tifosi possano sorridere ancora come nel giorno della promozione“. E, infine, non può mancare un elogio a Italiano: “Ha tante idee, mi piace e ha fatto una grande figura in campionato. Ha fatto vedere un buon calcio e non è poco“.
PAROLA D’ORDINE: CONCENTRAZIONE
UNDICI FINALI: ORA GIOCHI CHI STA MEGLIO
SPEZIA SCIUPONE NELLA RIPRESA: LA SPECIALE CLASSIFICA