24 Marzo 2021 - 13:02

Le 10 “prime volte” di Ricci: “Quando ho saputo della convocazione ho pensato a una candid camera”

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I canali ufficiali della Nazionale italiana hanno pubblicato una simpatica intervista a Matteo Ricci. Il centrocampista dello Spezia, alla prima convocazione con gli azzurri, ieri aveva parlato in conferenza stampa, mentre oggi ha risposto raccontando le sue 10 “prime volte”.

La prima volta che hai pensato: “Posso arrivare in Nazionale”.
“A inizio anno, come stimolo personale. Parlando col preparatore atletico dello Spezia gli avevo detto questa cosa”.

La prima volta in una scuola calcio.
“Quando avevo 8 anni, nella scuola calcio di Muzzi, vicino casa. Mi ci portò mio padre insieme a mio fratello. Dopo due anni di nuoto, ci eravamo annoiati e gli chiedemmo di portarci a giocare a calcio”.

La prima volta che ti hanno scambiato per tuo fratello Federico.
“Il primo giorno di scuola. Si erano già sbagliati tutti”.

La prima volta che hai lasciato un calcio di rigore a qualcuno.
“L’anno scorso, in occasione di Spezia-Perugia. Avevo già fatto un gol su rigore e quindi l’ho fatto battere a mio fratello”.

La prima volta che hai realizzato di essere entrato nella storia del calcio italiano.
“Quando abbiamo segnato sia io che mio fratello nella stessa partita, da avversari, in Spezia-Benevento. Ci hanno detto che non era mai successo nel calcio italiano”.

La prima volta che ti hanno detto che un giocatore dello Spezia è stato convocato in Nazionale 85 anni dopo l’ultima volta.
“L’ho letto (ride, ndr). Non me l’ha detto nessuno. È stata una grande emozione, non ci credevano in tanti”.

La prima volta che hai pensato di farcela davvero.
“Quando ho segnato il mio primo gol tra i professionisti. Era un Salernitana-Grosseto e mi sono detto di poter giocare bene anche tra i grandi”.

La prima volta in cui ti hanno detto che il ct Mancini ti avrebbe convocato.
“Venerdì, il giorno prima della partita contro il Cagliari. Mi ha preso un po’ alla sprovvista, non sapevo nulla e ho pensato a una candid camera. Ho chiamato mio padre e mio fratello, non ci credevamo”.

La prima volta che hai indossato la maglia della Nazionale.
“Nell’Under 18 con mister Evani, era un torneo a San Pietroburgo”.

La prima volta che hai esultato per un gol della Nazionale.
“La prima esultanza forte fu agli Europei del 2000, quando andammo ai rigori contro l’Olanda. Ci fu il famoso rigore di Totti”.

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