La gara fra Lazio e Spezia (RIVIVI IL LIVE) trova ampio risalto sui principali quotidiani oggi in edicola, soprattutto per gli episodi dei due tocchi di mano prima di Acerbi e poi di Marchizza. Il Corriere Dello Sport boccia nettamente l’operato di Giua, che prende 5. Non dirigeva in A da gennaio, un motivo ci sarà. L’arbitro non legge correttamente le varie fasi di gioco e e la rissa finale è anche colpa sua. Discutibile anche la scelta del VAR Guida sul rigore, che rivisto al monitor – si legge – ci può stare. Il braccio destro di Acerbi su cross di Gyasi è in appoggio perché il giocatore è in caduta e non è punibile con il calcio di rigore. Sull’episodio controverso di Marchizza, la spiegazione è la seguente: “il braccio di Marchizza non solo è largo, ma probabilmente se fosse stato in posizione eretta forse anche sopra la linea delle spalle, perciò sempre punibile“. Lascia perplessi la chiamata del VAR. Male anche nell’episodio finale delle espulsioni: ci mette troppo a capire che l’intervento di Agudelo su Lazzari può portare a conseguenze: arriva molle e non fa prevenzione.
Anche su La Gazzetta Dello Sport, Giua è insufficiente: 5,5. Anche qui è il finale di partita ad essere in primo piano. Il rigore che dà la vittoria ai biancocelesti è frutto del tocco di braccio di Marchizza, che colpisce il pallone in movimento senza guardarlo. Giua concede un monitor che lascia dei dubbi. La rosea sottolinea un altro episodio, prima della rissa: solo giallo su Agudelo in spaccata su Lazzari, che poi reagisce male. Giusti i due rossi.
Più lapidario Tuttosport: nell’assegnare il 5 a Giua parla di scelte a senso unico che fanno innervosire tutti.
ITALIANO: “AMAREGGIATO, IL PARI SAREBBE STATO GIUSTO”
MELUSO: “RIGORE DISCUTIBILE, HA SBAGLIATO IL VAR”
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