Non c’è dubbio, la salvezza dello Spezia è miracolosa, vale come uno scudetto. Una corsa contro tutto e tutti che ha certamente pochi eguali nella storia della Serie A. La Nazione ripercorre la scalata, partita da una promozione arrivata a fine agosto e da pochissimo tempo per fare il mercato e vivere la massima categoria. Il lavoro fatto da Italiano e dai suoi ragazzi testimonia un gruppo cementato e in grado di resistere a ogni avversità. Un fattore chiave è stato quello di non avere mai fallito gli scontri diretti: Benevento, Parma, Cagliari su tutti, ma anche il ritorno con il Crotone e – ovviamente – il 4-1 al Torino. Con l’aiuto del caro vecchio Picco, fortino di sempre anche da vuoto. E ora finalmente si può festeggiare.
RISCATTI E SCADENZE: SI LAVORA PER LO SPEZIA DEL FUTURO
IN QUATTRO A RISCHIO CESSIONE: MA PRIMA LE VALUTAZIONI