Sulle colonne di Tuttosport oggi in edicola troviamo un’intervista a Giulio Maggiore, centrocampista dello Spezia. Si è aggregato ieri al ritiro di Tirrenia con l’Under 21, ma su di lui le voci sono molte, specie dalla Capitale. Il classe ’98 si è affermato con una qualità da protagonista e in una stagione che lo ha visto crescere davvero esponenzialmente. E dopo cinque anni allo Spezia in molti ne fanno già una bandiera: “Ci ho pensato – ammette – perché essere come Totti e rimanere a lungo fa diventare un simbolo vero e proprio. Ma ho dato tanto e arrivano momenti in cui bisogna fare delle scelte. Non so cosa succederà, ma se partirò ringrazierò sempre chi ha creduto in me. Qui si vive di calcio e tutti mi vogliono bene. Lasciare sarebbe difficile, vedremo le vie del calcio cosa diranno“. Una frase che arriva dopo una Serie A vissuta come un veterano nonostante fosse la prima volta, con una squadra vogliosa di fare vedere di cosa è capace: “Siamo cresciuti piano piano e con coraggio. La partita con il Milan è stata il vertice per tutti, una serata unica” racconta.
Ma in fondo in fondo non c’è mai stata la paura di non farcela: “Ci sono stati tanti passaggi difficili, mi sono preoccupato per non averla chiusa con la Sampdoria e mi sono detto che non ci saremmo potuti complicare la storia“. Ora l’obiettivo è la Nazionale dei grandi, ma Maggiore non ci pensa: “Voglio dimostrare di poterci stare non con uno stage, ma con una vera convocazione. Se ci sarà la possibilità ben venga”. Intanto c’è l’Under 21, con la partita contro il Portogallo: “Possiamo fare il colpo, questa squadra può andare avanti di sicuro” la sua certezza. E infine uno sguardo allo Spezia che verrà: “Indipendentemente dalla mia permanenza vedo una squadra che ha assorbito la massima categoria, che gioca bene e ha un tecnico che sa ragionare di calcio sempre“.
LO SPEZIA PENSA A VALOTI PER IL SUO CENTROCAMPO >>>>> LEGGI TUTTO