Sulle colonne de La Nazione oggi in edicola troviamo una bella intervista ad Antonio Soda, allenatore che portò lo Spezia nuovamente in B dopo 55 anni e che di imprese sportive se ne intende. Da quella C1 targata 2006 alla salvezza in A di tempo ne è passato, così come di protagonisti, ma l’attuale tecnico del Gozzano rivede delle analogie: “Quell’anno non partivamo certo favoriti, in B ci davano tutti per spacciati. Anche quest’anno era così per lo Spezia e invece è venuto fuori qualcosa di bellissimo: la squadra di Italiano mi ha impressionato per il gioco espresso“. Oggi di quella mitica squadra che ottenne un’insperata salvezza nella B più complicata di sempre in molti sono diventati allenatori. Su tutti Davide Nicola, che ha grande personalità, ma anche Vito Grieco e – ovviamente – Max Guidetti che da vice al Como ha centrato la B.
Già, Guidetti. Indimenticato ancora oggi nei cuori dei tifosi, resta celebre la sua competizione con Varricchio: “La nostra forza è stata quella di un gruppo fantastico: ho dovuto trovare la strategia migliore per gestirli, poi hanno capito che dovevano giocare l’uno per l’altro e i risultati furono sotto gli occhi di tutti“. Infine, Soda ha conosciuto bene Junior Messias, perché proprio dal Gozzano è passato nel 2018. Oggi il brasiliano è nelle mire dello Spezia: “Non giocava sempre titolare e ho capito come potesse essere decisivo da mezzala. Ora ha molto mercato: se dovesse arrivare fare sicuramente fare il salto di qualità. Con Italiano potrebbe giocare sia da mezzala che da esterno di attacco: è un ragazzo splendido, attaccato alla famiglia e religioso. Mi piacerebbe vederlo nel Golfo” conclude.
MERCATO, FILOSOFIA E INGAGGIO: I TRE NODI DI ITALIANO
GARTENMANN MA NON SOLO: I PRIMI ACQUISTI POTREBBERO ESSERE… IN CASA
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