Daniele Verde, attaccante dello Spezia, ha parlato ai canali ufficiali della società dal ritiro di Prato allo Stelvio. Nella sua chiacchierata ha ripercorso tutte le tappe della propria carriera, a partire dalla Roma. Ecco le sue parole:
Sulla chiamata giallorossa: “È stato difficile andare lontano da casa e mi ha fatto molto bene. Facevo la prima punta nella scuola calcio, poi a Roma ho variato un paio di ruoli fra cui anche il terzino. Grazie a Montella ho poi capito che sarei stato un attaccante. L’inizio della carriera non si scorda mai, ma devo ringraziare Garcia che ha tanto creduto in me: ricordo le sue parole, per cui mi disse che non mi avrebbe più fatto giocare se fossi stato troppo timido. Poi ho girato tanto, ma ora è arrivato il momento di fermarmi: vorrei stare più a lungo nello Spezia”.
Sulle esperienze estere: “Al Valladolid ho avuto come presidente Ronaldo, che per me è stato un simbolo indimenticabile. Poi la Grecia: esperienza splendida, con calore simile all’Italia. Sono stato molto bene, a livello calcistico è molto differente rispetto al nostro”.
Sullo Spezia: “Si è creato un gruppo fantastico. Devo tutto a Meluso, perché mi ha voluto fortemente. Ho ripagato alla grande la sua fiducia e ne sono felice. Per me la forza del gruppo è il 90% della vittoria, con il restante 10% abbiamo realizzato l’impresa. Ora siamo in ritiro, serve a prepararci bene e a capire le nuove idee. Anche Thiago Motta è un grande allenatore, il piano di gioco è quello che già abbiamo: ora vogliamo capire le sue idee e portarle avanti. Siamo al quarto giorno e abbiamo una base significativa. Dobbiamo far vedere di che pasta siamo fatti”.
Un messaggio ai tifosi: “Ci hanno sempre dimostrato il loro calore e hanno fatto capire di essere fantastici. Non abbiamo mai perso il loro supporto e non vedo l’ora che riaprano gli stadi. Ci daranno sempre la forza di andare avanti in ogni gara”.
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