Anche La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola si occupa della questione Spezia, stangato dalla FIFA nella giornata di ieri. Le indagini partono da lontano, da quando Volpi e la precedente gestione del club furono sanzionati per irregolarità nel tesseramento di giovani calciatori nigeriani, arrivati clandestinamente in Italia: su tutti Nura, Sadiq, Okereke e Awua. La rosea sottolinea come la vicenda abbia ora creato una storia nella storia, un vero e proprio conflitto fra proprietari.
I rapporti fra vecchi e nuovi imprenditori già non erano proprio idilliaci, ora sono tornati a volare gli stracci. I Platek, oltre a fare ricorso, hanno accusato il patron della Pro Recco di non averli adeguatamente informati sulla situazione, mentre dall’altra parte l’ex proprietario riferisce di aver fornito tutta la documentazione in sede di due diligence. Il processo della giustizia ordinaria si era concluso con 4 rinvii a giudizio e 19 archiviazioni, compresi Volpi e l’ex presidente Chisoli. In sede di giustizia sportiva, invece, lo Spezia patteggiò 60.000 euro. Ma sembra solo l’inizio di un nuovo scontro.
MERCATO CORPOSO E ATTI DI FEDE. COSÌ LO SPEZIA COMBATTE LA SANZIONE
Infatti… la considerazione che la giustizia ordinaria aveva assolto lo Spezia non conta nulla. La giustizia sportiva ti condanna sempre, e i fatti sono stati realizzati dalla Stich Sicial Sport, non da me!