Quello di Prato allo Stelvio è un ritiro non ritiro. Il focolaio Covid originatosi lo scorso 15 luglio non ha lasciato scampo al gruppo squadra dello Spezia, che ieri ha dovuto fare i conti con altri quattro contagi. Il totale viaggia ora su 15 elementi colpiti: 11 giocatori e 4 membri dello staff. Come si legge su La Nazione, tutto questo ciclone sta impedendo a Thiago Motta di poter effettuare una vera e propria preparazione. Tre amichevoli già annullate, a fortissimo rischio anche quella con la Sampdoria, metà gruppo rientrato in Liguria per svolgere la quarantena e i quattordici rimasti in montagna a fare sedute individuali.
Non c’è che dire: la prima parte del ritiro ha inciso ben poco sulla possibilità di conoscere il gruppo e creare idee. Aggiungiamoci poi l’addio del precedente allenatore e la sanzione FIFA e il gioco è fatto. Non resta ora che sperare che almeno la seconda parte della preparazione a Ronzone produca gli effetti voluti: in Val di Non, infatti, oltre ai negativi rimasti arriveranno i nuovi acquisti, sperando in un ritorno di elementi negativizzati.
Il Secolo XIX, poi, aggiunge come quasi tutti i contagiati abbiano riportato zero o pochi sintomi e come due calciatori e un membro dello staff avessero già completato le due dosi del percorso vaccinale riducendo molto gli effetti e contraendo solo un forte raffreddore. Inoltre, con le ultime defezioni, ora Motta è rimasto senza collaboratori a svolgere gli allenamenti individuali.
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Questo è il risultato delle maledizioni che qualcuno ha mandato allo Spezia. Chi può essere stato???? Forse un mister X partitito recentemente verso la Toscana?!