La Nazione dedica oggi ampio spazio al progetto Platek e allo Spezia che sta nascendo. Il quotidiano riparte facendo un passo indietro, a quando il proprietario, nel presentarsi, stilò la sua idea di club e di un progetto in continuo ampliamento nelle infrastrutture e nella rosa. Per incrementare da subito questa velleità, gli americani si sono affidati a Riccardo Pecini, fra i già abili scopritori di talenti a livello internazionale. Nella sua carriera, il DG ha lanciato giocatori di primo livello, facendo le fortune dei club per cui ha lavorato: fra i tanti nomi spiccano Berbatov, Modric, Martial, Mbappé, Icardi, Zaza, Schick, Linetty, Torreira e Skriniar. Contestualmente, sono state le plus valenze a farla da padrone 150 milioni circa solo nell’ultima esperienza alla Sampdoria.
Pecini ha sposato il progetto americano con una duplice sfida: conquistare la salvezza numero due mantenendo la sostenibilità economico-finanziaria. Ha affidato la panchina a un emergente come Thiago Motta, sta sfruttando le sue conoscenze internazionali per scovare talenti all’estero, ma deve fare i conti con le gravi sanzioni imposte dalla FIFA. Linea verde, patrimonializzazione del club e occhi sul futuro. Kornvig, Ellertsson e Hove sono tutti elementi di prospettiva, mentre Amian, Sher, Nikolaou sono giocatori già pronti da subito. La lista degli acquisti è inevitabilmente destinata ad allungarsi: servirà ancora un po’ di pazienza prima di vedere la creatura Spezia completamente pronta.
LO SPEZIA PRONTO AD ACCOGLIERE ANTISTE: SARÀ L’ACQUISTO PIÙ ONEROSO
MOTTA ASPETTA RECA E FA DI NECESSITÀ VIRTÙ