Spezia-Udinese non sarà sicuramente una partita come le altre. L’esordio in campionato al Picco, con i propri tifosi sugli spalti e una voglia matta di riprendersi la salvezza. Non è un caso se Gotti teme questa trasferta, perché l’ambiente sarà decisamente caldo. 5.000 persone non indirizzano la gara, ma è tutto il contorno a farlo. E anche lo stadio tirato a lucido, seppur con una rotta che punta a rifare anche gli altri settori, consente di mandare un occhio al futuro.
Lo Spezia ha grande voglia ma non sarà al completo: Il Secolo XIX fa infatti la conta di coloro che non potranno essere della partita, complici anche gli impegni in Nazionale. Alcuni di loro si sono a malapena incrociati: Strelec e Kiwior hanno un solo allenamento in gruppo, Sher e Podgoreanu sono rientrati da poche ore e lo svedese non è ancora riuscito a mettersi in luce. E poi Nzola, che si è allenato bene e reclama spazio: anche stamattina svolgerà una seduta personalizzata con un preparatore. Motta chiede tempo, anche se non vede l’ora di vincere: il successo in A gli manca dal 26 ottobre 2019, quando batté il Brescia sulla panchina del Genoa. E oggi sarà 4-3-3, con alcune rinunce pesanti e un’incognita a centrocampo, con Sala che potrebbe prendere il posto di Bourabia. Vedremo se il rischio sarà più grosso di un ex Sassuolo ancora con poca autonomia.