Lo stadio Picco si è vestito a festa in occasione di Spezia-Udinese, nonostante il risultato. Sulle pagine de Il Secolo XIX troviamo un’intervista al geometra Riccardo Lazzini, responsabile delle infrastrutture del club e uomo che sta dietro al progetto. Un’aspettativa da subito chiara nella sua mente: “Il focus sullo stadio c’è stato da subito per la nuova proprietà. Non avrebbe potuto ospitare la Serie A se non fossero iniziati i lavori di adeguamento e serviva un progetto utile in tal senso. A giugno ci hanno spiegato che sarebbe stato possibile completare i lavori e allo stesso tempo giocare le gare in casa, con l’idea di tornarci a ottobre“. Poi sappiamo com’è andata, grazie al lavoro di tutti. Il nuovo settore della Curva Piscina è stato realizzato prima con la demolizione della vecchia struttura, poi le fondamenta in cemento armato su cui poggia la struttura in acciaio. Quindi il montaggio vero e proprio, con le partizioni in vetro e i parapetti laterali con tutti i locali. Si tratta di una Curva esteticamente più scenografica e più vicina al terreno di gioco.
Si tratta però solo dell’inizio del progetto: “Ci sono tre fasi, le prossime due inizieranno alla fine del campionato, prima con la ristrutturazione della tribuna, poi nella stagione 2023/’24 la riqualificazione della Curva Ferrovia. Il Picco diventerà così un impianto all’avanguardia“. Un fiore all’occhiello anche per la città, che non può che rendere orgoglioso Lazzini: “Impressionante il team coordinato di progettisti e lavoratori, è andato tutto per il meglio. Abbiamo creato un impianto proiettato al futuro, con un sistema di sorveglianza implementato. Vogliamo un Picco moderno e sicuro“. Anche con Gau Arena la collaborazione è stata ottimale: “Un team ben organizzato che ha risposto prontamente a ogni problema. Energia, coordinamento e tempistica sono stati perfetti insieme“.
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