Tiene banco in questi giorni un caos all’interno della Lega Calcio, una vera e propria bufera con la FIGC. Il presidente Gravina ha lanciato negli scorsi giorni un ultimatum alla Federazione, chiedendo di adeguarsi come statuto ai principi informatori del CONI. Secondo le nuove disposizioni servirà la maggioranza semplice e non qualificata per le delibere. La Serie A si è opposta, B e C si sono invece adeguate. Dalla Lega è arrivata una lettera, iniziativa che “rischia di lacerare il calcio” secondo Gravina: ci sarà tempo fino al prossimo 15 febbraio per far adeguare il proprio statuto ai principi. In caso contrario la Federazione sarà pronta a procedere con il commissariamento. L’AD De Siervo chiede una proroga per trovare un accordo, ma il numero uno del calcio italiano si è detto sconcertato e imbarazzato per l’iniziativa dei club di A.
Nelle scorse ore, infatti, molti club hanno denunciato un mancato ricevimento della stesura finale e che il testo doveva essere alleggerito. C’è chi ha optato per la linea dura (Lazio, Fiorentina, Samp, Verona, Atalanta, Udinese, Napoli, Inter, Cagliari), chi si è astenuto (Sassuolo, Empoli, Venezia, Juventus) e chi si è schierato con Gravina (Milan, Roma, Bologna, Salernitana, Torino, Genoa, Spezia). Le squadre mandatarie del primo gruppo erano d’accordo su alcuni punti e meno su altri. Il testo – si dice – è stato subito circolarizzato senza la FIGC in copia. Oggi potrebbero arrivare altre prese di posizione da alcuni club che non hanno letto il testo, anche se alcune grandi continueranno lo scontro per continuare a sentirsi “protette” nelle decisioni di natura economica.
Secondo il Corriere Dello Sport, a corredo, Paolo Dal Pino, presidente della Lega A, sarebbe pronto a dimettersi. Sarebbe uno scenario clamoroso dopo il weekend burrascoso.