Mauro Meluso ha preso la parola in sala stampa a margine del mercato appena concluso (VOTA IL NOSTRO SONDAGGIO):
Le operazioni sono state tante, ad oggi ne ho contate 30, mi ritengo molto soddisfatto perché abbiamo raggiunto tanti obiettivi che stavamo perseguendo e siamo riusciti a creare una squadra che ha bisogno di tempo ma che ha una caratteristica ben precisa che Italiano e il suo staff stanno dando. Integrando i nuovi, abbiamo pensato di avere una rosa più ampia rispetto alla normalità, con la possibilità di avere delle alternative. Avevamo cercato di cedere 3-4 elementi ma alla fine sono rimasti e non ci sarà nessun problema. Sono contento di avere a fianco persone di grande personalità con le quali c’è una forte intesa professionale.
Sulla rosa ampia:
L’idea era quella di avere un gruppo ampio ma non così. Abbiamo dieci Under e quindi potremo permetterci di non sacrificare nessuno a parte Capradossi che rientrerà a gennaio. Si pone un problema numerico che cercheremo di risolvere lavorando sempre con serenità. Vignali, Mora, Bastoni ma anche altri avevano richieste che non si sono poi concretizzate. La proprietà ci ha dato la possibilità di intervenire con tempismo sempre.
Sulla poca esperienza in rosa:
Non ci sono molti giocatori che hanno fatto la Serie A con continuità. Sono rimasto colpito dalla tranquillità di Terzi, ma lo stesso Galabinov è una grande sorpresa. Abbiamo tanti giovani funzionali al nostro progetto, sono molto soddisfatto e poi vedremo le criticità che possono venirsi a creare. Fra 11 partite ricomincerà un altro mercato e in poco tempo ci ritroveremo a parlare di trattative. Siamo in un periodo molto anomalo e ci troviamo in un momento in cui ci vuole molta pazienza: l’approccio della formazione è stato buono e voglio evidenziare che i tre punti non siano stati frutto del caso. Questa squadra ha un’identità che mi aspetto possa migliorare sempre di più. Presto accoglieremo Ismajli e Sena, Estevez è appena arrivato. L’andare di fretta ci porta anche a dover rischiare degli infortuni come successo con Zoet, Mattiello e Deiola.
Su Salva Ferrer:
Già ieri sera sono arrivati messaggi distensivi dal calciatore. Ha detto che conta la maglia e per noi è importante. Non abbiamo ritenuto congrua l’offerta e abbiamo pensato di tenerlo. Rimarrà con noi con l’entusiasmo di prima. Quello che è successo è nella normalità.
Sugli svincolati:
Abbiamo ancora dolo un posto in lista. Stiamo aspettando Nzola, che era uno dei nostri obiettivi. Il mercato è dinamico, bisogna essere anche veloci nel cambiare idee e strategie. Avevamo una serie di obiettivi in attacco, ma con l’esplosione di Galabinov e il possibile ritorno di Nzola abbiamo pensato che fosse l’opportunità giusta. Mi dispiace per il Trapani ma nei prossimi giorni arriverà per le visite mediche. Ha ottenuto lo svincolo d’ufficio e da domani o al massimo dopodomani parleremo con lui per riprenderlo.
Sull’infortunio di Galabinov:
Domani farà gli esami strumentali e scopriremo l’entità dell’infortunio. Nzola rappresenta un investimento, è giovane e di prospettiva. Gode della fiducia di tutti e dell’ambiente. Ci auguriamo di poterlo portare di nuovo a Spezia. Anche da lui ci aspettiamo i gol, ma anche dagli altri perché il gioco di Italiano porta un po’ tutti al gol nel suo gioco. Spendo due parole per Gyasi: sta facendo un grande lavoro di raccordo con il centrocampo, anche se arriva meno nella fase offensiva: pensiamo di essere a posto nel reparto offensivo. Farias era fermo da tempo e piano piano sta rientrando in forma, c’è con la testa e con tutto se stesso.
Sugli obiettivi:
L’anno scorso il mercato estivo aveva portato poca fisicità. A gennaio ci abbiamo lavorato colmando questa lacuna. Stavolta ci abbiamo pensato prima acquistando giocatori importanti come Deiola, Estevez, Chabot, che hanno le giuste caratteristiche per la Serie A. Riteniamo di avere una squadra che possa esprimere più caratteristiche. Velocità e forza fisica. Ora dovremo avere più coraggio.
Sul budget:
Sono andato fuori budget… Ora non abbiamo fatto valutazioni sul mercato di gennaio. Non voglio mettere nessuna pressione sull’allenatore che sta facendo un grande lavoro. Dovremo combattere e fare il massimo. Una squadra così dovrà ragionare sempre con il NOI e mai con l’IO. Strada facendo potremo capire come andranno le cose.