Ricordate Gabriele Corbo? Nonostante poche presenze in salsa Spezia (e non molte di più a Bologna) è un doppio ex della sfida del Dall’Ara. Il Secolo XIX l’ha intervistato quest’oggi direttamente da Montreal, dove gioca. Sotto gli occhi di Joey Saputo: Il patron del Bologna è atteso in Italia in queste ore per ricompattare l’ambiente. Proprio il presidente lo ha convinto a sposare un’avventura americana, esperienza che potrebbe tornare utile.
Corbo apre il libro dei ricordi ripartendo ovviamente dal Golfo: “Lì sono diventato un uomo. Arrivato a 14 anni, fino ai 18 ho vissuto la mia adolescenza e lo Spezia ha creduto in me” racconta. A Bologna, invece, proprio con Mihajlovic a fine 2019 realizzò il sogno di calpestare il manto verde della Serie A. E lunedì le sue due squadre saranno di fronte: “Spero in un punto a testa, mi andrebbe bene. Ci sono grandi potenzialità in entrambe e sono certo che raggiungeranno i loro obiettivi“. Non mancano i punti di forza in entrambe: Maggiore è stato suo ex compagno, a Bologna Orsolini, Soriano, Arnautovic sono i top. E chissà che presto non possa anche Corbo tornare in Italia.
Della sua esperienza nel Golfo ricorda il direttore Vinazzani, “una grande persona”, ma anche l’allenatore Corallo, che lo ha lanciato dalle giovanili. Non dimentichiamo Fabio Gallo, il tecnico che lo fece esordire ad Avellino in Serie B: “Una grande soddisfazione, significava che i sacrifici erano serviti a qualcosa. Mi ha fatto giocare fra i grandi da titolare: in quella partita c’era tutta la mia famiglia a vedermi, andò bene“.
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