Thiago Motta studia la partita col Bologna allo stesso modo di come ha affrontato Napoli, Genoa, Milan, o come ha interpretato il tutto a Salerno. Meno estetismi, più concretezza – riassume Il Secolo XIX. Si può fare il pieno anche con un solo tiro, con una unica occasione. Come con la Fiorentina non vede palla per 70′, però poi si accende la lampadina. Prima di cedere per un dettaglio: il dodicesimo gol dalla distanza incassato. «Non mi aspetto un Bologna in crisi, ma il miglior Bologna possibile, e con un 3-4-3 difficile da contrastare per la qualità che esprimono», chiosa l’italo brasiliano.
Relega ancora in panchina Nzola, fa capire che Agudelo può tornare utile a gara in corso per aprire le acque. Thiago conferma il 4-2-3-1, forza il capitano Giulio Maggiore non al meglio, a rischio pubalgia; recupera in rosa Bastoni e prova a guadagnarsi la quinta vittoria esterna, che per gli aquilotti sarebbe record in A, meglio di Italiano: «Non dobbiamo temere nessuno, dobbiamo solo restare concentrati in allenamento e focalizzarci su una partita alla volta, adesso la più importante è quella con il Bologna».