22 Febbraio 2022 - 14:24

Provedel: “A Spezia percorso importante, voglio restare. Prima la salvezza”

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Il portiere aquilotto Ivan Provedel si è raccontato in una lunga intervista al portale russo Championat.com, affrontando tanti temi della sua carriera e anche delle sue origini del Paese dell’Est Europa grazie alla madre. Proprio il rapporto con la Russia lo vede raccontare la nonna e il volo da lei, l’ultima volta nel 2017. Con tanto di sogno di giocare nello stadio Luzhniki di Mosca.

Provedel ricorda i momenti degli esordi in carriera, partendo da Udinese, Chievo, poi Empoli e la Serie A. Quindi l’infortunio alla tibia che lo ha tenuto fuori per molto tempo, fino all’approdo allo Spezia per al prima stagione nel massimo campionato. Tanto da ambientarsi più che bene in A: “Per me il più difficile da affrontare è Vlahovic, molto forte. Vorrei anche menzionare Ibrahimovic, perché è sempre difficile capire cosa farà“.

Stile e momento

Il 94 non ha dubbi: “Voglio essere un portiere moderno, che aiuta la squadra in ogni situazione e non solo in porta. Questo ruolo non deve solo salvare i palli, ma anche avere i tempi giusti e saper giocare con i piedi“. E di strada ne ha fatta molta: “Ricordo la mia prima partita con lo Spezia, contro la Fiorentina. Perdevamo 2-0 dopo 5′, ho pensato che sarebbe stata la mia prima e ultima partita. Poi abbiamo reagito e pareggiato. È stato l’inizio di un percorso importante“.

Tra le grandi imprese in questa Serie A spicca la vittoria con il Milan: “Qualcosa di speciale giocare a San Siro, c’è una grande atmosfera. Sono felice per quella vittoria, fu una partita molto difficile. C’è stata anche un po’ di fortuna, ma è stata una serata stupenda che ricorderò per sempre. Non riuscivo a dormire“. E per il presente c’è un solo obiettivo: “Non leggo nulla, abbiamo solo voglia di restare in Serie A e tutti i miei pensieri sono su questo“.  

Nazionalità e appartenenza

Provedel ha un forte legame con la Russia, tanto che sui social accosta al tricolore anche il vessillo blu, bianco e rosso: “Nonostante sia cresciuto in Italia mi sento anche un po’ russo, perché ho un bel rapporto con la mia parte della famiglia di quel Paese. Nelle competizioni internazionali tifo entrambe” racconta. Curiosamente, in molti pensano che sia straniero e si stupiscono di come parli bene l’italiano. Infine, una menzione per un idolo russo: Igor Akinfeev. “È come Buffon per l’Italia” commenta Ivan.

Il sogno azzurro e il futuro

Essere convocato in Nazionale italiana sarebbe un sogno, di ogni giocatore. Ma è molto difficile farlo e devo lavorare molto duro” racconta Provedel. E se lo chiamasse la Russia? “Non ci ho nemmeno mai pensato. Se un giorno dovesse succedere penserò sicuramente alla proposta e sarebbe una bella sfida. Infine, il futuro (allo Spezia, come ci ha raccontato l’agente): “Tutto dipende dal club, ho un’opzione di prolungamento di un anno, fino al 2023. Sarei molto felice di restare. Ora penso esclusivamente allo Spezia“.

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