Oggi sarà in campo per affrontare un altro esame difficile come quello con la Roma, ma potrebbe perdere la convocazione in Nazionale. Jakub Kiwior racconta a Il Secolo XIX le sue sensazioni per il momento dello Spezia a poche ore da una partita che all’andata è stata cruciale, visto che Motta decise di schierarlo come mediano. Primi calci al pallone e la scuola belga all’Anderlecht, poi il passaggio in Slovacchia prima a Podbrezova e poi Zilina con tanti bei momenti vissuti. Ora il presente si chiama Serie A, proprio come Skriniar che è passato da quelle parti prima di giocare nel nostro campionato: “Lui ha vinto lo scudetto, io lavoro sul mio percorso – dice – mi sto concentrando su me stesso per migliorarmi“.
Quindi, Kiwior ricorda il momento in cui è nata l’idea di portarlo a centrocampo: “Motta ha preso la decisione nelle sedute precedenti alla partita dell’andata a Roma. Abbiamo provato, sono piaciuto e per poco non sono partito titolare all’Olimpico (giocò Sala n.d.r.)”. In quella gara, poi, il numero 7 uscì per infortunio e toccò proprio al polacco misurarsi per la prima volta con quel ruolo. Da lì in avanti, Kiwior non ha più lasciato il posto, tanto da attirare su di sé gli interessi anche del CT della Polonia Michniewicz, che gli ha fatto visita. Inevitabile la gioia: “Una bella sorpresa, se in futuro sarò convocato realizzerò un sogno” racconta. Il presente dice Spezia e l’obiettivo è chiaro: “Voglio la salvezza e dimostrare il mio valore in uno dei migliori campionati al mondo, voglio giocare tanto” dice. E sul giocatore più forte incontrato non ha dubbi: Zielinski, imprevedibile (oltre che connazionale).
Infine, un tributo a Motta, che sta credendo molto in lui: “Ha idee precise e ce le trasmette in ogni seduta. Capisco sempre meglio l’italiano, sto lavorando e spero di migliorare ancora molto. Fortuna che c’è Reca (ride n.d.r.) che mi ha sempre aiutato molto“.
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