Il Secolo XIX questa mattina in edicola dedica un approfondimento a Daniele Verde, ieri fra i (pochi) protagonisti con un gol da antologia, uno dei suoi. Il suo è un colpo d’autore, alla Maradona, un lampo nella notte di una squadra presto affondata. Il 10 delle Aquile segna ormai soltanto gol spettacolari, da vedere e rivedere, facendo dimenticare il rigore sbagliato con il Cagliari. Il suo tiro a giro di ieri (sesto gol in A) è una prodezza cercata e voluta, nonostante l’intenzione di calciare al volo in porta: il genio ha fatto il resto. Verde è un punto fermo della squadra e in questa stagione sta vivendo una sorta di rivincita personale dopo un avvio in salita. Non solo le sei reti, ma anche i quattro assist e un peso determinante per il campionato dei bianchi. Il rinnovo sottoscritto fino al 2025 non può che avergli fatto bene e il napoletano sta riuscendo anche là dove gli altri falliscono. Aveva ragione Garcia – si legge – nel dire che “non ho il dubbio che arrivi, ho solo quello di dove arrivi, perché merita il grande calcio”. E la città se lo gode.
MOTTA NON CI STA: “SU KOVALENKO ERA RIGORE”
LE PAGELLE DEL MATCH
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