Durante l’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, il giocatore aquilotto Simone Bastoni ha dichiarato che assieme alla società ha deciso di: “Mettere in palio 10 biglietti per la partita contro il Venezia. Io e i miei compagni siamo orgogliosi dei nostri tifosi, e crediamo che siano molto importanti per noi. Facciamo un gioco: dovrete inviarmi in chat privata su Instagram una t-shirt bianca dove sopra scriverete un messaggio motivazionale per me o per la squadra. Sarò io a scegliere le migliori 10 che riceveranno un ticket per vedere la partita in Gradinata. E il tifoso che creerà la più bella, a fine partita riceverà da me la mia maglia autografata”. Sabato prossimo infatti lo Spezia avrà bisogno del supporto del popolo bianco per poter provare a vincere con il Venezia, scontro fondamentale in chiave salvezza. Il classe 1996 sta dando un grosso contributo alla causa spezzina, ritagliandosi sempre di più il ruolo da leader e riuscendo a ottenere la stima da parte della piazza: “Da spezzino, quando esco, in tanti mi fermano, soprattutto bambini. E fa molto piacere. Nei giorni scorsi ho portato la mia ragazza dall’oculista. Sono entrato in studio e lui ha sgranato gli occhi:tifava Spezia e mi aveva riconosciuto. Mi ha fatto una battuta sulla partita che avevamo appena giocato”. Per il difensore non è stato semplice raggiungere questo traguardo, ma ha dovuto fare molta gavetta: da Siena a Carrara, fino a Trapani. Poi nel 2019 resta a Spezia per giocarsi la B. Ma tra infortuni e scelte tecniche, lo spazio è assai poco. A fine stagione la squadra ottiene una storica promozione in A e per lui nell’estate del 2020 cambia tutto: “Non avevo neanche un’offerta dalla Serie B, solo dalla C. Così mi sono detto: Se devo tornare in C, voglio giocare le mie carte qui”. Non si è mai abbattuto, anche quando giocava poco: “Parlando con i compagni, o guardando dentro me stesso, non è mai emersa rassegnazione, neanche sconforto. Ansia, quella sì. Per salire in Serie B o in Serie A devi essere bravo e anche fortunato. Devi vincere i campionati, trovare la squadra giusta al momento giusto. Senza rassegnarsi: io all’inizio dello scorso anno non giocavo. Poi ho avuto la mia occasione: se avessi ricevuto richieste dalla B, avrei scelto di andare in prestito. E invece dopo 4 giornate mi si è presentata questa opportunità: se ti capita, devi sfruttarla”.
Partita dopo partita, il giovane spezzino ha preso sempre più consapevolezza dei propri mezzi rendendosi conto di poter giocare nel calcio che conta: “Ho pensato ‘Ok, ci posso stare. La mia consapevolezza cresceva. Io sono rimasto per vedere come sarebbe andata, sempre meglio che tornare ancora in prestito in C”.
LA PROMESSA DI VERDE: “CON QUESTO PICCO CI SALVIAMO. E MI TINGO LA BARBA”
CAPRADOSSI: “STO FINALMENTE TROVANDO CONTINUITA’, LA COSA PIU’ IMPORTANTE”