Sarà un match decisivo per Paolo Zanetti e il suo Venezia quello del Picco di sabato prossimo. In una lunga intervista a La Gazzetta Dello Sport, il tecnico lagunare ripercorre le tappe di quello che è stato un inizio da rivelazione e un presente da retrocessione. “Abbiamo perso autostima, per vari motivi. Dopo il 3-0 con il Verona e la rimonta è successo qualcosa, poi abbiamo incontrato le big. Non fare risultati ci ha fatto perdere sicurezza e abbiamo cominciato a fare tanti errori ed è subentrata la paura” racconta. La salvezza è ancora alla portata, nonostante i soli 22 punti e l’allenatore non vuole sentir parlare di arrendersi: “Ci crederò sempre, non sono uno che molla. Dobbiamo però tirare fuori tutte le nostre risorse, chi è nella nostra condizione ci crede fortemente e anche noi dovremo farlo“.
Al momento anche la squadra sembra essere focalizzata solo sull’obiettivo, nonostante un po’ di paura quando si entra in campo. “Abbiamo le capacità per arrivare un punto sopra la terzultima, mettendo in campo il 110% se no diventiamo fragili” asserisce Zanetti. E intanto c’è una sosta che può essere un’arma a doppio taglio: “Avrei preferito rigiocare subito come reazione emotiva, ma abbiamo riordinato le idee. Abbiamo riflettuto e messo a posto la parte fisica e mentale“. Il mercato invernale non ha portato gli effetti desiderati e la giovinezza e l’inesperienza di molti calciatori non aiuta: “C’è bisogno dei leader per accompagnare il gruppo, soprattutto Caldara e Nani. Abbiamo nomi ottimi per il futuro, ma nel presente ci vuole più carisma” la ricetta di Zanetti.
Infine, il siparietto con Henry, che alla fine è costato la squalifica a entrambi. Un momento di tensione già superato: “Ci siamo scusati entrambi, ho sbagliato io fuori e lui in campo perché lo avevo avvertito di non protestare con lo Spezia alle porte. Ma ci stimiamo molto: ho fatto l’errore di mostrare pubblicamente ciò che accade nello spogliatoio“. Alle porte c’è un altro scontro diretto, con numeri decisamente da migliorare per i lagunari: “Abbiamo tempo per decidere il nostro destino” conclude il tecnico.