“I ragazzi sanno che vige la meritocrazia, penseremo alla prossima partita senza nessun cambio. Tutti sanno come funziona e ogni giorno possono dimostrare il proprio valore“. Parole e musica di un Thiago Motta che alla vigilia di Empoli-Spezia ha le idee chiarissime su che partita dovranno fare i suoi. Il messaggio è netto: non importano le 10 lunghezze di vantaggio su Genoa e Venezia, i 32 punti non mettono al riparo da brutte sorprese, Benevento docet. Ed è giusto così, perché abbassare la guardia ora a un passo dalla salvezza significherebbe compiere l’errore più grande di tutta la stagione. Motta lo sa bene, anche e soprattutto perché dopo un percorso di crescita come quello da novembre in poi non cadrà certo nel tranello di mollare gli ormeggi.
Barra a dritta, dunque, per usare un termine marinaro tanto caro in città. Con annessa fiducia a coloro che hanno fin qui reso possibile un quasi secondo miracolo, almeno finché la matematica non permetterà di festeggiare. Nessun dubbio e tutto è ovviamente più che lecito.
Ma la rosea situazione di classifica – perché tale è – potrebbe anche vedere lo Spezia salvo ben prima dell’ultima giornata. Uno scenario che nessuno o quasi osava aspettarsi, ma che potrebbe ora diventare probabile, specie se da Empoli dovessero arrivare altri punti. E allora questo rush finale che per molti non vedrà invischiato il club di Via Melara potrebbe davvero diventare un’opportunità da non fallire. Thiago Motta avrebbe infatti la possibilità di affermarsi non solo come ottimo allenatore (quale sta dimostrando di essere) ma anche come eccellente gestore. Potrebbe infatti concedere minuti e presenze importanti a tutti coloro che hanno trovato meno spazio: se non Salcedo o Colley – in prestito – parliamo di giocatori patrimonio della società e in alcuni casi profumatamente pagati.
Quell’Antiste per cui i Platek hanno sborsato 4,5 milioni, acquisto più oneroso della storia, piuttosto che Strelec (1,8), o ancora Sher (1,3): giocatori che, al netto della sentenza di Losanna, costituiranno una parte importante dello Spezia 2022/’23. Con il divieto FIFA che ha bloccato il mercato, infatti, ad oggi senza una sospensiva la squadra resterà al 90% quella attuale. Sarebbe quantomeno vantaggioso – oltre che interessante – provare a dare una chance a elementi che sono rimasti stabilmente addirittura fuori dalle ultime convocazioni. Non ci siamo dimenticati di Nguiamba, Podgoreanu, anche del giovane Bertola, ma il discorso vale per tutti: dare loro fiducia in un finale di campionato “tranquillo” potrebbe (perché no?) portare nuova linfa per ripartire con il giusto slancio. E, in più, far anche capire alla dirigenza se effettivamente fa bene a puntare su di loro per il prossimo miracolo. Salvezza in ghiaccio permettendo, ovviamente.
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