16 Ottobre 2020 - 10:47

Spezia-Fiorentina ha un sapore antico. E senza Gala i gol sono da inventare

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Questa mattina, sull’edizione fiorentina di Repubblica, troviamo un approfondimento legato allo Spezia, formazione neopromossa in questa Serie A. Sul quotidiano viene riletta la mancanza di un precedente delle Aquile con la Fiorentina che manca in partite ufficiali da ben 81 anni, naturalmente con tutte le gare giocate che si riferiscono alla Serie B. In amichevole i tempi sono completamente diversi, ma si parla comunque di un calcio più antico. Bisogna tornare al 1930/’31 per trovare due pareggi, prima della vittoria viola per 3-0 al Picco datata 1939.
Oggi, però, è un’altra storia: lo Spezia è risorto dalle ceneri del fallimento, scalando di nuovo il calcio professionistico dalla Serie D alla A. Per questa anomala stagione, le Aquile vengono considerate le principali indiziate alla retrocessione immediata insieme ad un’altra neopromossa come il Crotone, ma l’inizio di stagione è stato incoraggiante, con buone prestazioni e i 3 punti di Udine già messi in cascina. La squadra – si legge – ha una sua identità, è compatta e propositiva, anche se inevitabilmente paga qualcosa contro formazioni più attrezzate. In questa pausa, Italiano ha avuto tempo per inserire le tante novità estive nel suo 4-3-3, anche se dovrà soprattutto fare i conti con l’assenza di Galabinov, che ha segnato tutti i gol aquilotti fin qui. Toccherà a Piccoli prendere il suo posto?
Fra i temi proposti anche la presenza di alcuni toscani, che affronteranno la Fiorentina: dai lucchesi Bartolomei e Mattiello – seppur quest’ultimo ancora ai box – a un ex “toscano” come Kevin Agudelo, che si giocherà la fascia destra dello scacchiere aquilotto con Verde.

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