Sulle pagine de Il Secolo XIX troviamo oggi una bella intervista a Rey Manaj. Per l’albanese Spezia-Inter sarà una partita speciale, visto che sarà un ex della sfida e proprio nella sua chiacchierata con il quotidiano ricorda i suoi esordi con la maglia nerazzurra. Dopo alcune stagioni sull’altalena, il forte centravanti si è preso lo Spezia a suon di prestazioni e gol pesanti, ma ora pensa solo alla salvezza, magari segnando ancora.
E dire che all’inizio non aveva trovato molto spazio, ma ha saputo crescere insieme a molti compagni: “Non ho mai avuto problemi con Motta, ma all’inizio ho fatto un po’ fatica, ho dovuto aspettare diverse partite ed è stato un momento importante per me”. Ed ora ecco l’Inter, della quale ricorda i bei legami con Perisic e Brozovic ma non solo. Anche l’ex compagno nella Primavera Dimarco gli è rimasto molto legato. Non solo momenti belli, però. Anche la retrocessione in B con il Pescara di Oddo e il rapporto speciale con Memushaj, anche se il presente si chiama Spezia. “Mi sono trovato molto bene – racconta Rey – sono tutti bravi ragazzi e ho legato bene con tutto il gruppo. Oggi puntiamo solo alla certezza matematica di rimanere sicuri di salvarci. E chissà che non serva… un gol all’Inter“.
Sono stati mesi di assestamento, dicevamo. Manaj a Barcellona giocava con una posizione differente e ha avuto bisogno di tempo, ma ha anche capito cose importanti: “In A viene prima il gruppo del singolo. Nessuno regala niente e bisogna meritarsi la fiducia sul campo per stare ad alti livelli. A Spezia ho capito quanto sia importante stare in campo: dobbiamo difendere in undici e io sono il primo difensore“.