Per il secondo anno consecutivo lo Spezia si è affermato su livelli a dir poco ottimi in campionato rispetto a quelli che erano i pronostici della vigilia. Due cammini straordinari e simili in merito ai giudizi ma completamente diversi sotto il profilo dell’interpretazione. Lo Spezia sfrontato e sbarazzino di Italiano ha infatti lasciato spazio a quello coriaceo e generoso di Thiago Motta. Una squadra che ha fatto della solidità e della compattezza difensiva le sue firme inconfondibili. E gran parte del merito dell’ottimo rendimento difensivo della squadra non può che essere delle due colonne che reggono tutto il reparto arretrato: Martin Erlic e Dimitrios Nikolaou.
Una diga tutta balcanica che si oppone con forza agli attacchi avversari grazie ad un’ottima organizzazione e ad un grande affiatamento. Quest’ultima una componente fondamentale quando devi condividere e condurre il reparto ad ogni allenamento e, soprattutto, ogni domenica. “Ho legato molto con Nikolaou sia in campo che fuori, ci diciamo le cose in faccia e alziamo la voce quando qualcuno non dà tutto” ha raccontato Martin poco tempo fa. Parole che ben testimoniano l’ottimo feeling fra i due che si traduce in un’intesa quasi totale in campo. Un fatto che viene confermato dai numeri. Nikolaou ed Erlic sono infatti il quarto ed il quinto giocatore in Serie A per palloni intercettati. 177 il greco, 174 il croato, in una graduatoria comandata da Badelj a 219. Non solo, i due sono anche al terzo e al quarto posto per quel che riguarda i tiri intercettati: 29 Dimitrios, 27 Martin. Certo, si tratta di dati che testimoniano la spiccata matrice difensiva del gioco bianco, ma anche la totale attenzione e la grande applicazione messe in campo dai difensori aquilotti. E con due colossi così, lo Spezia si prepara a conquistare la sua seconda e storica salvezza.