18 Aprile 2022 - 13:00

Gioca poco ma lavora molto: Hristov ha un’eredità da raccogliere

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Non è sparito dai radar, tutt’altro. Anche se Petko Hristov non sta giocando con continuità, resta un elemento del tutto centrale nelle idee di Thiago Motta e soprattutto nel futuro dello Spezia. Il perché lo ha spiegato lo stesso allenatore, proprio prima della partita con l’Inter: “Mi ha colpito a livello di miglioramento. Ha giocato meno, ma se manca qualcuno in difesa siamo coperti. Si impegna tanto e non è un caso che oggi abbia raggiunto un livello importante“. Parole chiare, che guardano anche a ciò che verrà. Il difensore bulgaro, perno della sua Nazionale insieme al fratello Andrea (oggi al Cosenza), è arrivato nella scorsa estate nell’ambito dell’operazione che portò l’ex tecnico aquilotto alla Fiorentina e gradualmente ha migliorato livello e prestazioni. Ha giocato quasi sempre con continuità nella prima parte di stagione, lasciando poi gradualmente il posto alla coppia Erlic-Nikolaou, ma continuando a lavorare sodo.

E le parole di Thiago non possono che andare in una direzione ben precisa: sarà proprio Hristov a raccogliere l’eredità di Martin Erlic. A fine stagione, il centrale croato passerà al Sassuolo (per fine prestito) e lo Spezia sta cercando di costruirsi in casa il prossimo leader da affiancare al greco. L’ex Pro Vercelli, che ha scalato in un colpo il divario fra Serie C e Serie A, si candida per quel posto vacante ma difficile da raccogliere. Per farlo dovrà essere leader, trascinare i compagni, maturare tanto. Seppur sia stato in campo per soli 7′ in tutto il girone di ritorno contro il Cagliari, l’abnegazione e il grande impegno non sono passati inosservati.

Tutto dipenderà però dalla sentenza in arrivo da Losanna: se lo Spezia riuscirà ad ottenere la famosa sospensiva e potrà fare mercato in estate molte cose potrebbero cambiare. Ma intanto Motta anche così potrebbe ritrovarsi in casa alcune valide alternative, perché oltre all’ottima crescita del bulgaro anche Kiwior potrebbe diventare una carta utilizzabile. Di fatto anche lui è un difensore centrale adattato a centrocampo. Il pensiero resta ovviamente alla salvezza matematica ancora da conquistare, ma è innegabile gettare uno sguardo anche a ciò che ci aspetta.

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