L’edizione odierna di Repubblica affronta il tema dell’indice di liquidità, la novità per l’iscrizione al prossimo campionato. Con una novità: lo Spezia ad oggi non potrebbe partecipare alla Serie A che verrà. Alla mezzanotte di martedì è scaduto il termine per presentare i documenti e ci sarebbero tre società che ad oggi non sarebbero ammesse. Si tratta della Lazio (ultima a presentare il tutto), del Lecce e proprio dello Spezia (seppur in piccola parte). Se il termine scadesse oggi, le tre squadre non potrebbero essere fra le 20 ai nastri di partenza, ma c’è tempo fino al 22 giugno per mettersi in regola. A confortare – si legge – c’è il fatto che la situazione non sia poi così complicata. L’esposizione complessiva delle tre società (sommata) arriva appena a 6 milioni, segno che basta pochissimo per rientrare nei parametri. La Lazio è il caso più “spinoso”, con i biancocelesti fuori di 4 milioni: serviranno almeno due cessioni. In più, la fotografia attuale è relativa al 31 marzo, quindi molte cose potrebbero essere cambiate. Anche il Bologna, ad esempio, era sotto la lente di ingrandimento ma ha ricapitalizzato per 17 milioni.
Questa situazione può voler dire due cose: la prima è che l’indice fissato a 0,5 è forse troppo tollerante (il calcio italiano sembra quasi sano e non è così), ma il piano di risanamento è triennale e dai prossimi anni i parametri saranno più stringenti. La seconda è che il problema è soprattutto per Lotito e la sua Lazio: la battaglia fatta in Lega, quindi, non ha molta spiegazione.
Ahi ahi ahi…Philip che succede? Non dirmi che siamo in bolletta…