Sulle pagine de La Nazione oggi in edicola troviamo un’intervista a Danio Montani, ex centrocampista dello Spezia a cavallo fra anni ’80 e ’90. La scorsa settimana, il classe 1960 ha fatto visita dal Golfo Dei Poeti, certificando un legame impossibile da spezzare: “Ogni anno ci torno, sono innamorato di questa terra e della sua gente. Sono stato a Tellaro e ho rivisto alcuni amici” racconta. Un cordone speciale, non soltanto con la città ma anche con lo Spezia: “Maglia magica – ricorda – mi basta vederla per emozionarmi tanto che guardo sempre per primi i risultati delle Aquile“. Montani arrivò in maglia bianca nel 1989 e visse momenti importanti nel Golfo: un gol a Piacenza e una vittoria a Vicenza con la fascia da capitano al braccio.
A distanza di più di 30 anni la passione della piazza è rimasta immutata, con i tifosi che sostengono fortemente le Aquile: “Tutt’ora – dice – i sostenitori bianchi danno amore incondizionato al tecnico e ai giocatori nelle battaglie calcistiche. Vogliono contribuire con la loro passione alle sorti della squadra in un eterno ruolo di Davide contro Golia. Questa piazza merita la A per l’entusiasmo incredibile sempre manifestato”. Infine, una menzione per il Picco, fortino importante per costruire la terza salvezza consecutiva. Una cosa sola, che unisce tifosi e giocatori. Non mancano le menzioni di ringraziamento a Motta, ormai salutato: “Esemplare per umiltà e saggezza, ancorato alle sue idee. I ragazzi l’hanno seguito e vinto con lui una grande battaglia“.