Lo Spezia è pronto a spingere sull’acceleratore per portare Carlo Osti in società. Nei giorni scorsi il dirigente ha incontrato Pecini a Lerici, con la sensazione che la Sampdoria possa sempre più aprire a un addio. Il Secolo XIX svela oggi un’importante novità in merito: la società dei Platek sarebbe disposta ad offrire un contratto triennale al DS (biennio più opzione per il terzo anno) a meno di un milione di euro lordo con ingaggio spalmato. Nel complesso sarebbe una spalmatura dell’ingaggio sensibilmente più ampio che percepisce in blucerchiato, con tanto di bonus da 50.000 euro cumulabili per salvezza, posizionamento in classifica e qualificazione europea. In aggiunta, una clausola legata al paracadute: il dovuto si dimezza in caso di retrocessione, una formula che ha già Pecini. Osti è attualmente legato alla Sampdoria fino al 2023 e dovrebbe liberarsi, ma intanto i Platek stanno valutando il da farsi e nei prossimi giorni decideranno, ripartendo anche da un possibile aumento del budget mercato.
L’alternativa – si legge – è sempre il cavallo di ritorno Giancarlo Romairone, che viaggerebbe su cifre al ribasso e su un contratto biennale. Al di là del nome, comunque, l’idea è sempre chiara: affiancare al DG una figura di campo, di raccordo fra squadra e società, ma anche in grado di supervisionare il mercato. Osti e Romairone hanno in questo senso esperienze diverse ma anche elementi comuni. La nuova figura potrebbe inserirsi in un respiro più ampio, che coinvolga anche i club di SonderyjskE e Casa Pia, con Pecini più orientato verso l’Europa e una coordinazione nel club. Non cambierà il ruolo di Mattia Biso, prezioso collaboratore del DG ed elemento importante nell’asset del club.
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