Alberto Gilardino, pronto a ripartire in Liguria, è senz’altro stato uno degli attaccanti italiani più forti di quest’epoca. E l’ex Aquilotto, in un’intervista a la Gazzetta dello Sport, ha ripercorso le tappe della sua lunghissima carriera alla vigilia dei suoi quarant’anni:
Ho avuto tante soddisfazioni personali e collettive in un’epoca piena di fantastici attaccanti. Ci rifletto a volte: adesso non c’è una grande concorrenza. Ho avuto la fortuna di vincere tanto con il Milan e di vivere grandi emozioni anche quando ho lottato per la salvezza. Tutte le esperienze sono state belle. Poi, è chiaro, il Mondiale è il sogno di ogni bambino. Penso di aver fatto bene dappertutto. E quando non ci sono riuscito, a causa di qualche acciacco, ho lasciato un buon ricordo dal punto di vista umano: la soddisfazione più bella. Sono stato rispettoso con allenatori, dirigenti, compagni, tifosi. E ho sempre dato tutto
Solo a Spezia gli antisportivi ultras lo hanno costretto ad andarsene. Vergogna! Sono gli stessi che hanno rubato le sciarpe ai bambini della Sampdoria e poi le hanno bruciate in curva, dove tutto è possibile e la legge non arriva. Continuate pure a sequestrare i tappini alle bottigliette d’acqua dei bambini, così siete soddisfatti. Chi deve capire ha capito.