È arrivata la resa dei conti per i protagonisti degli scontri, avvenuti il 22 maggio scorso, in occasione della partita Spezia-Napoli, l’ultima dello scorso campionato. Le indagini – si legge sull’edizione spezzina de La Nazione – condotte dalla Digos, in collaborazione coi colleghi di Napoli, si sono chiuse. In corso di notifica oltre cinquanta Daspo e denunce. La maggioranza riguarda tifosi del Napoli, una quarantina circa, protagonisti di episodi di violenza ripresi dalle telecamere di sicurezza dello stadio. Molti di loro invasero il campo, dal settore ospiti in curva Piscina, armati di aste e bastoni. Per andare allo scontro frontale con i supporters dello Spezia. Qualcuno scavalcò il divisorio in vetro per colpire a cinghiate gli spezzini. La partita fu sospesa per 12’ e la notizia ha fatto il giro del mondo. Le indagini della polizia avevano portato all’arresto in flagranza differita di cinque tifosi, quattro ultras spezzini e un napoletano. Per tutti erano scattati gli arresti domiciliari. Per procedere al riconoscimento dei facinorosi, molti con la testa coperta da cappucci, c’è voluto tempo. Sarebbero infine cinquantotto le persone riconosciute e ieri è arrivato il primo Daspo di cinque anni per un tifoso napoletano di Jesolo, in provincia di Venezia.
Non tutti i daspo saranno di cinque anni. Il bilancio ufficiale recita quattro feriti, anche se molti non si erano recati in pronto soccorso per paura dell’identificazione. Il più grave un tifoso napoletano che ha perso due dita a causa dell’esplosione di una bomba carta che voleva tirare agli spezzini.
Spezia-Napoli, l’avv. dei bianchi: “Tifoso ferito a una mano? Fatto da solo”
Napoletani…spero che quest’anno sia impedito a questi animali che viaggiano organizzati di entrare negli stadi. La mancanza di iniziativa di chi comanda le forze dell’ordine non deve più avvenire. Chi sbaglia deve essere perseguito. A tutti i livelli.