Al Maradona c’è la storia… E che storia. Perché fin qui l’impianto napoletano è stato sempre e solo foriero di miracoli per lo Spezia. Il Secolo XIX ne ripercorre la genesi: due anni fa con Italiano (e le reti di Nzola e Pobega) si stoppò un trend negativo che rischiava di fargli vedere il baratro, il secondo l’anno scorso, con Thiago Motta praticamente esonerato. La squadra giocò così sciolta che fece fare tutto al Napoli, pure il gol, salvando la panchina del suo allenatore.
Non c’è due senza tre
E ora tocca a Gotti, il terzo designato. Meno baldanzoso dei suoi predecessori, trovando sulla sua strada una squadra che ha appena schiantato il Liverpool e che tira in porta più di tutti in A. Un’altra gara “ingiocabile” come ha lui definito. E questa volta la differenza la fa il fatto che l’umore in casa Spezia sia proiettato su ciò che è successo in società, anche con la possibilità di cambiare modulo. L’esordio di Ampadu è un tema, così come la necessità di proseguire sul buon percorso creato fin qui, Gotti docet. E ora parola al campo.