Il portiere aquilotto Rafael si è raccontato in un’intervista molto particolare a La Nazione: il brasiliano ha parlato di calcio ma anche di tanti interessi nella sua vita e nella sua carriera. Dal sogno calcio che lo ha portato al “desiderio di giocare in Europa” per lasciare i suoi affetti e la famiglia oltre che tutti gli amici. Famiglia di ingegneri per imprese nazionali dice il portiere. Poi la difficile convivenza fra calcio e libri, fino alla laurea in Business Administration. L’amore per il calcio, però, ha avuto il sopravvento: “A scuola ero molto coordinato e mi sono cimentato in diversi sport, poi mi sono dedicato al calcetto, dove giocavo in porta, e ho iniziato contemporaneamente a fare l’attaccante in un club, il Nacional. Quel ruolo non mi piaceva e ho optato per l’attuale“. Con un post-carriera che può aspettare, perché ora Rafael è concentrato sulla sfida difficile e importante con lo Spezia, città di mare che dà un’energia nuova per lui. Una visita approfondita che l’estremo difensore ha in ponte di fare al più presto, ma ancora deve capire da dove cominciare.
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