Si è appena insediato alla nuova plancia di comando, ma il nuovo responsabile dell’area tecnica Eduardo Macia potrà trovare già una situazione definita piuttosto interessante. Dopo le sue parole in vista della sessione di mercato invernale, La Nazione fa il punto sul patrimonio tecnico ed economico a disposizione del dirigente spagnolo, dal quale ripartire in vista delle prossime trattative.
Buona base
E certamente il punto di partenza è ottimale, con un patrimonio giocatori piuttosto significativo, anche in ottica plus-valenza. Il lavoro di Pecini è stato ottimo, portando nel Golfo giocatori poco conosciuti al grande pubblico che hanno invece saputo mettersi in grande lustro. A partire da Jakub Kiwior, che ieri è tornato in auge per diverse squadre e con cifre molto importanti, per finire a Dimitrios Nikolaou, altro attenzionato di lusso. Non dimentichiamo nemmeno Emil Holm, che in poche partite ha già molti occhi addosso.
Zoccolo duro
Considerando anche i rinnovi contrattuali sottoscritti nella scorsa stagione, la squadra può così basarsi su pilastri importanti anche in ottica futura: Gyasi, Bastoni, Verde, Ferrer, Bourabia, Agudelo, Amian, Dragowski, Reca, Zoet, Ekdal. Tradotto: a gennaio servirà alzare ancora la qualità, oltre ai tanti giovani su cui già si è investito. Senza dimenticare i tanti prestiti su cui lo Spezia può contare, su tutti Kørnvig, autore di un gol strepitoso con il Cosenza.