7 Ottobre 2022 - 15:21

Gotti: “Diversi rientri, ma in tre sono ancora out. Il Monza ha entusiasmo”

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Conferenza anticipata verso Monza-Spezia per il tecnico delle Aquile Luca Gotti, che oggi in conferenza stampa ha presentato i temi del match contro i brianzoli. Una partita già delicata per le sorti della corsa salvezza, soprattutto alla luce del triste record negativo della sua squadra fuori casa. Ecco tutte le sue considerazioni.

Sulla partita con la Lazio: “Non mi risulta di aver detto che la squadra fosse preoccupata. Prima della partita c’erano sensazioni, ma bisogna fare una premessa. Ci sono settimane fatte benissimo che poi non corrispondono alla prestazione della domenica, e viceversa. La partita è un’altra cosa e la stessa cosa vale per la rifinitura, per il riscaldamento pre-gara, si avverte molto in partita. Questi segnali vengono colti, ma la settimana scorsa abbiamo fatto una settimana lunga allenandoci tutti i giorni dal lunedì alla domenica con grossi carichi. Ci sono state grosse problematiche fisiche, dalle nazionali e non, e siamo arrivati con una sensazione di stanchezza già prima della partita. Si avvertiva che fossimo appesantiti, queste erano le mie sensazioni. Poi dopo 30 secondi prendiamo un rigore contro e dopo 10 minuti prendiamo gol. Questa è la spiegazione”.

Sulla settimana di allenamenti: Abbiamo lavorato con molti più giocatori. La settimana scorsa eravamo a ranghi ridotti, con rientri una tantum. Gradualmente stanno rientrando un po’ tutti, resteranno fuori Hristov, Sala, Reca. Abbiamo lavorato con più continuità e ci prepariamo ad affrontare una partita importante”.

Su Kiwior: Domenica non è andata bene, ma i presupposti di Monza sono diversi da quelli della Lazio. Abbiamo giocato a quattro, Kiwior ha fatto il terzino a sinistra, mentre con il Monza faremo le nostre cose senza particolari interventi”.

Sulla coesistenza tra Ekdal e Bourabia: Ancora non lo sappiamo. Secondo me sì, ma la prova del campo non l’abbiamo fatta. Anche in allenamento, provarlo ci è ancora difficile. Dobbiamo aspettare che Ekdal sia al suo meglio per dire se si può fare. Calcisticamente dico di sì”.

Su Agudelo: Agudelo ha fatto una settimana non facile. Con la Lazio ho scelto di partire con Ellertsson, che peraltro aveva appena giocato in nazionale ed era tornato soddisfatto, anche per tenermi la possibilità di inserire Agudelo a partita in corso. Kevin ha queste caratteristiche di entrare bene in partita e con cinque sostituzioni l’ottica dell’allenatore di non dire ‘parto con l’undici migliore’. La partita non si sa se si vince o si perde all’inizio o alla fine, uno immagina l’evolversi della partita e prova a cambiarla in corso. Tenersi delle armi in grado di cambiare la partita è un ragionamento che si fa”.

Sul Monza di PalladinoHo visto le due partite con la Juventus e la Sampdoria. Non avevo visto, per incroci con le avversarie, il Monza di Stroppa, che conosco bene. Non so veramente dire se ci siano cambiamenti strutturali rispetto a quello che c’è stato in campo. In queste due partite abbiamo visto una squadra con entusiasmo, che contro la Juventus resta in undici contro dieci, vincendo una partita quasi insperata. A Genova hanno fatto una partita di qualità ma operaia, che lavora insieme. Mi sembra di poter dire che c’è del merito di Palladino, visto che lo conosco vedo alcune delle sue idee in campo”.

Su Amian e il giovane BeckAmian non riesco ancora a rispondere. La confezione fisica è limita, sul avere momenti di Serie A in cui può fare il terzo, ma non so dire cosa può darmi quando ha campo davanti. Ne riparleremo quando starà meglio. Beck non lo avevo in ritiro, quando siamo scesi dal Trentino mi è piaciuto. È un ragazzo che apprende molto velocemente, mi piace, condividiamo concetti e prova a metterli in pratica. Giocherà in tutti ruoli del centrocampo, è duttile ed entusiasta. Mi è piaciuto molto durante le settimane, c’era questa occasione per premiare il suo impegno e percorso e l’abbiamo presa”.

Sulle ipotesi di Bastoni e Gyasi come quinti e Strelec insieme a Nzola: “Sono alcune delle opzioni che sto valutando”.

Sull’Udinese: “Aspettarsi questa classifica no, sono sei vittorie in otto partite ed è difficile aspettarselo. Che fosse una cosa che può capitare a quella squadra e a quei giocatori sì, nell’ultimo anno e mezzo lo avevo sperato a mia volta. Poi qualcosa succedeva, si faceva male qualcuno, c’erano incastri, e non era successo. Sono contento per tante delle persone che sono lì, a partire dai ragazzi, che si meritano questa soddisfazione di risultati a fronte del tanto lavoro che c’è dietro”.

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