Il Secolo XIX oggi in edicola dedica un approfondimento al Monza di Palladino, avversario odierno delle Aquile, sottolineandone l’importante metamorfosi dopo il cambio in panchina. In molti, Berlusconi e Galliani compresi, vedono nel giovane allenatore una sorta di predestinato e dopo una carriera dignitosa da calciatore (Spezia compreso) ne ha cominciata un’altra col piede giusto.
Che svolta
Un vero e proprio cambio di passo: il successo 1-0 sulla Juventus, poi l’autorità contro una Sampdoria frastornata. È cambiato lo spirito e oggi lo Spezia incontrerà un avversario agguerrito e con entusiasmo e motivazioni. La squadra ha cambiato pelle, gioca con intensità e il 3-4-2-1 sembra il modulo migliore. Tutto passa dal gioco di Pessina, che agisce trenta metri più avanti vicino alla porta insieme a Caprari, che sa essere micidiale. Serviranno proprio lì le massime precauzioni: Ampadu, Kiwior e Nikolaou sono avvisati. Grandi duelli anche sulle corsie laterali: l’ex Ciurria va come un treno e sarà un bel grattacapo per Bastoni, Holm se la vedrà con l’estro di Carlos Augusto. Occhio anche alla zona nevralgica del centrocampo, con Sensi e Rovella che cercheranno incursioni centrali per far male alla difesa aquilotta. La parola fra poco passa al campo.