Il centrocampista dello Spezia Simone Bastoni ha rilasciato una lunga intervista a DAZN in cui ha spiegato l’appartenenza a una terra, a una maglia e a una realtà come quella del Golfo Dei Poeti, che lo vede fra i più importanti protagonisti della stagione. Un percorso originato da lontano, con tanti prestiti e poi la fioritura al primo anno di massima serie con Italiano in panchina, fino alla consacrazione con Motta e Gotti. Oggi il giocatore è infortunato e rischia di saltare diverse gare, cruciali per la stagione delle Aquile, ma resta uno dei punti fermi della stagione. Ecco le sue parole:
Sulla partenza di Giulio Maggiore: “Sicuramente da quando è andato via Giulio tante persone ripongono molta fiducia nei miei confronti. Io cerco di dare sempre il massimo e di essere di aiuto alla squadra”.
Sul campionato: “Anche con le grandi squadre bisogna cercare di fare più punti possibili. Sicuramente è più difficile però bisogna portare a casa qualcosa”.
Su Gotti: “Cerca sempre di tenere il distacco, ossia il rapporto allenatore-giocatore. Però a volte si ferma a parlare con molti di noi per darci consigli per quanto riguarda la tattica e per confrontarci con lui”.
Sul giocatore di cui vorrebbe la maglia: “Ibrahimovic”.
Sul compagno che stima di più: “Con Nikolaou ho un ottimo rapporto”.
Sulla persona che ha chiamato dopo aver segnato il suo primo gol: “La mia fidanzata Sofia”.
Sull’allenatore della svolta: “Ce ne sono tanti. Dico Italiano per un insieme di cose”.
Su Italiano: “E’ stato l’allenatore della svolta, ma va anche detto che lui a differenza di Motta e Gotti mi ha allenato per due anni. Sicuramente è stato importante perché mi ha permesso di crescere molto sia dal punto di vista caratteriale ma anche come giocatore. Con lui abbiamo fatto un’impresa che ancora adesso per gli spezzini rappresenta un sogno”.
Sul fatto che rappresenta la squadra della sua città: “Quando ero piccolo andavo con i miei genitori in curva a vedere le partite dello Spezia. Per me è sempre stato un sogno poter giocare con la maglia dello Spezia indipendentemente dalla serie in cui gioca. Sono molto orgoglioso di giocarci ora in Serie A”.
Sul calcio italiano: “Vedendolo dall’interno non mi sembra così basso il livello del calcio italiano. Penso che ancora dobbiamo recuperare qualcosa, ma ora come ora possiamo giocarcela con qualunque altra squadra dei migliori campionati europei”.
Sulla Nazionale: “E’ sicuramente un sogno. Continuerò a lavorarci per realizzarlo”.