Tornare a casa per fare l’impresa. Sarà difficile battere la Fiorentina, ma non impossibile: contro una squadra tecnicamente più forte, scrive La Nazione, le Aquile non rinunceranno a priori al sogno di battere i viola. Lecito crederci? Perché no, nonostante una differenza tecnica e di qualità evidente, almeno scorrendo la rosa. Ma lo Spezia avrà dalla sua l’organizzazione tecnico-tattica, l’agonismo, la fame e il sostegno di un Picco “incredibile”.
Ex conosciuto
A far da cornice alla partita, un modo ben rodato di giocare della Fiorentina, con Italiano che ha fatto del 4-3-3 il canovaccio per centrare promozione prima e salvezza poi. Movimenti e possesso palla sono i punti di forza, oltre alle doti fuori dal comune dei suoi giocatori: Cabral, Jovic, Kouamé, Ikoné, Saponara solo per citarne alcuni. I viola sono la squadra che ha subito meno tiri in campionato, nonostante il baricentro alto esponga spesso ai contropiedi. Proprio su pressing e ripartenze dovrà basarsi la partita dei bianchi. Il centrocampo sarà la zona nevralgica, serviranno velocità e precisione, con i velocisti Agudelo, Gyasi, Nzola e Verde osservati speciali, ma pure Ekdal e Bourabia dovranno migliorare rispetto a Salerno. Anche la difesa dovrà fare una grande partita, visto che Nikolaou e soci dovranno limitare a zero gli errori.
Che rabbia
Il fattore emotivo sarà poi importante, visto che lo Spezia vuole uscire da questo periodo difficile, con un solo punto portato a casa nelle ultime quattro partite. Per farlo servirà ovviamente la spinta del Picco – che sarà sold out – determinante per le sorti della partita e soprattutto per provare a colmare il gap tecnico. L’impresa è difficile, ma non impossibile.
GYASI: “SIAMO ARRABBIATI, VOGLIAMO TORNARE A VINCERE UNITI E CON IL NOSTRO PICCO”